Gli scavi, gli studi, il museo
II.2. Caesareum Museum Aquileiense
L'inaugurazione dell’Imperial Regio Museo dello Stato o ebbe luogo il 3 agosto 1882 per diretta iniziativa dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe e alla presenza dell'arciduca Carlo Ludovico. Il primo direttore fu Enrico Maionica, studioso triestino formatosi all'Università di Vienna, che si impegnò a lungo per creare un’istituzione che acquisisse ed esponesse i reperti provenienti dagli scavi, evitandone così la dispersione sul mercato antiquario.
I materiali della raccolta comunale e delle più importanti collezioni private, come quelle delle famiglie Monari e Ritter Záhony, confluirono nell’attuale sede espositiva della villa ottocentesca appartenuta alla famiglia Cassis Faraone. Nel 1898 prese avvio la costruzione delle Gallerie lapidarie, dove furono esposti i numerosi reperti che non trovavano spazio all'interno dell'edificio e che i ritrovamenti e gli scavi archeologici continuavano a portare alla luce.
Nell’allestimento fu adottato un criterio espositivo di tipo antiquario, suddiviso in classi di materiali: iscrizioni, opere di scultura e oggetti minuti, le cosiddette Antikaglien.
A partire dalla sua istituzione, la funzione del museo quale luogo di conservazione e di esposizione delle antichità aquileiesi si intrecciò strettamente con l’attività di studio e ricerca archeologica. L’impegno di Enrico Maionica nella realizzazione di indagini mirate e nella sorveglianza degli scavi condotti dai privati garantì un più intenso controllo del territorio. Nel 1893 venne pubblicata la Fundkarte von Aquileja (la Carta dei ritrovamenti di Aquileia), nella quale vennero posizionate le scoperte note fino ad allora.