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  1. LE NECROPOLI

 Le necropoli di Aquileia erano dislocate fuori dalle mura, lungo le vie di accesso alla città, come la verso (Trieste), la verso (Concordia) e le strade che conducevano verso le Alpi e verso gli approdi lagunari.

Il possesso di un monumento funerario lungo i più importanti assi viari costituiva uno strumento per esibire ai passanti il prestigio sociale della famiglia del defunto. Le sepolture di uno stesso gruppo familiare erano racchiuse entro recinti funerari allineati su più file parallele, collegati da sentieri e organizzati in modo da permettere lo svolgimento delle cerimonie funebri.

Ad Aquileia è testimoniata una notevole varietà di monumenti: forme e dimensioni dipendevano dalla disponibilità economica della famiglia e dalle mode del periodo; grande risalto veniva dato alle statue o ai bassorilievi che rappresentavano i defunti, nonché alle iscrizioni che ricordavano nomi, mestieri, carriere politiche e vicende familiari.

Le sepolture più antiche erano ad incinerazione, con l’utilizzo di urne di diversi materiali: terracotta, pietra, piombo, ma anche alabastro, a loro volta contenenti spesso recipienti di vetro. A partire dalla prima metà del II secolo d.C. fu preferita l’inumazione in sarcofagi o casse di legno, laterizio o piombo.

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