LE ATTIVITA' PRODUTTIVE
VII.6. La scultura
Aquileia conserva numerosi esempi di scultura che testimoniano l’alto livello qualitativo raggiunto dalle botteghe della città. Dopo una precoce fase di elaborazione di modelli provenienti da Roma, espressi prevalentemente in creazioni di terracotta, dal I secolo a.C. si diffuse l’utilizzo della pietra, in particolare del calcare del vicino Carso (tra cui la pietra d’Aurisina), in un primo periodo utilizzato solo nell’edilizia.
In età repubblicana le sculture più frequenti erano i ritratti di ambito funerario, mentre a partire dal I secolo d.C. si cominciarono a produrre opere destinate ad arricchire anche domus ed edifici pubblici. Fiorente era anche la produzione di sarcofagi in marmo, che imitavano i preziosi esemplari provenienti dalla Grecia e dall’Asia Minore con il loro ricco repertorio mitologico.
Diversi esempi di sculture non finite testimoniano l’organizzazione del lavoro all’interno di una bottega, dove non è escluso che artigiani locali fossero affiancati da maestranze giunte direttamente dall’Oriente mediterraneo. Nel caso dei ritratti la prima parte a essere conclusa era la capigliatura, a cui veniva aggiunta successivamente la forma del volto secondo i voleri della committenza.